IN ARRIVO LE SEGNALAZIONI DI ANOMALIE SU STUDI DI SETTORE

In questi giorni l’Agenzia delle Entrate sta provvedendo ad inviare ai contribuenti apposite comunicazioni con le quali segnala di aver riscontrato delle anomalie nella compilazione degli studi di settore per il triennio 2011, 2012 e 2013.

In attuazione delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento (datato 18 giugno 2015) che consente di mettere a disposizione di contribuenti, intermediari e Guardia di finanza le informazioni relative alle anomalie riscontrate nell’ambito degli studi di settore al fine di stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire il ravvedimento spontaneo.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione le comunicazioni delle anomalie sul cassetto fiscale del contribuente, se attivo, ovvero le notifica tramite posta elettronica certificata.

In particolare il citato provvedimento prevede che gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, possono accedere alle comunicazioni consultando il “Cassetto fiscale” dei soggetti dai quali abbiano preventivamente ricevuto una specifica delega.

In merito alle modalità con cui l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente, ovvero del suo intermediario, gli elementi e le informazioni possono verificarsi tre casi:

  1. contribuente che abbia delegato in sede dichiarativa l’intermediario a ricevere i propri avvisi da parte dell’Agenzia, le comunicazioni arriveranno a questi attraverso il canale Entratel;
  2. contribuente che non abbia delegato l’intermediario a ricevere informazioni da parte dell’Agenzia, le comunicazioni arriveranno al cliente tramite pec;
  3. contribuente abilitato ai servizi Entratel o Fisconline, la comunicazione della anomalia verrà resa disponibile sul proprio cassetto fiscale previo invio di apposito sms o pec.

Come sappiamo gli studi di settore sono stati elaborati dall’Amministrazione finanziaria con lo scopo di stimare i ricavi o i compensi che possono essere attribuiti al contribuente, essi costituiscono, quindi, per l’Agenzia un ausilio all’attività di controllo. In questo ambito l’Agenzia periodicamente, oggi con riferimento al triennio 2011-2013, comunica al contribuente di avere riscontrato degli “errori”, anomalie, alla compilazione dello studio.

Le comunicazioni inviate possono riguardare svariate casistiche, se ne riportano alcune.

 

Esempio 1  

In particolare, dall’analisi dei modelli presentati per i periodi di imposta 2012 e 2013, risulta un’incoerenza tra le rimanenze finali indicate nel modello relativo al 2012 e le esistenze iniziali indicate nel modello relativo al 2013. Riportiamo le informazioni in questo prospetto:

 

Periodo d’imposta 2012 Periodo d’imposta 2013
Rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (rigo F13 quadro “F” Elementi contabili)     XX Esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (rigo F12 quadro “F” Elementi contabili)     YY

 

 

Esempio 2  

Incoerenze relative ai beni immobili

In particolare, dall’analisi del modello presentato per il periodo d’imposta 2013, risulta un’incoerenza tra la presenza di spese per la locazione di immobili (rigo F18 campo 2) e la mancata indicazione delle superfici delle unità locali utilizzate e, contemporaneamente, nei modelli nei quali è richiesta la relativa informazione, la mancata indicazione dell’utilizzo di uffici presso l’azienda o l’agenzia mandante e/o dei costi sostenuti per strutture polifunzionali e/o delle spese per l’utilizzo di servizi di terzi.

 

 

Esempio 3  

Incoerenze relative ai beni strumentali

In particolare, dall’analisi del modello presentato per il periodo di imposta 2013, risulta un’incoerenza tra la mancata indicazione del valore dei beni strumentali (rigo F29, campo 1, del quadro F, “Elementi contabili”) e l’indicazione delle relative quote di ammortamento (rigo F20, campo 2, del quadro F, “Elementi contabili”) in presenza di beni strumentali dichiarati nel modello. Inoltre, il valore dei beni in questione costituisce uno degli elementi considerati dallo studio di settore per la stima dei ricavi attribuibili all’impresa.

 

Esempio 4  

Incoerenze relative alla gestione del magazzino

In particolare, dall’analisi dei modelli presentati per i periodi di imposta 2011, 2012 e 2013, risultano incoerenze nella gestione del magazzino (durata delle scorte molto alta e comunque superiore a quella che si registra mediamente per le imprese del settore), accompagnata da un incremento delle rimanenze finali. Riportiamo le informazioni in questo prospetto:

 

Periodo d’imposta
2011 2012 2013
Studio di settore
Esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (rigo F12 quadro F, “Elementi contabili”)
Rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (rigo F13 quadro F, “Elementi contabili”)
Indicatore durata delle scorte
Valore calcolato sui dati dichiarati
Soglia massima di coerenza relativa al settore

 

In tutti i casi l’Agenzia specifica che se il contribuente riconosce gli errori od omissioni rilevati, ha la possibilità di correggerli mediante il ravvedimento operoso ex art.13 D.Lgs. n.472/97, versando gli importi dovuti, ovvero fornire eventuali chiarimenti o precisazioni utilizzando il software “Comunicazioni anomalie 2015”, disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione “Studi di settore e parametri”, a partire dalla seconda decade del mese di giugno.

Scopo dell’Agenzia è quello di spingere il contribuente ad utilizzare il novellato istituto del ravvedimento operoso, chi si accorge dell’errore e provvede a correggerlo può beneficiare di una significativa riduzione delle sanzioni, anche nel caso in cui siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche.

Va inoltre segnalato che oltre alle comunicazioni di anomalie relative agli studi di settore, di cui agli esempi precedenti, si potranno consultare direttamente:

  • gli inviti a presentare gli studi di settore in caso di mancata trasmissione;
  • i modelli di studi di settore trasmessi;
  • l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra il modello Unico e i dati degli studi di settore;
  • le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario per comunicare eventuali giustificazioni su situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza o per fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli studi;
  • le risposte inviate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore;
  • le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore.

 

Da Euroconference – circolare mensile per l’impresa 07/2015 – www.euroconference.it