ANNO 2016: ULTIMO ATTO PER STUDI DI SETTORE E PARAMETRI

Con il periodo d’imposta 2016 termina l’applicazione della disciplina di accertamento riguardante gli studi di settore e i parametri.
È infatti l’articolo 7-bis, D.L. 193/2016 (convertito nella L. 225/2016) che annunciando l’introduzione di indici sintetici di affidabilità (Isa) a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 207, afferma che, contestualmente, cesseranno di avere effetto, ai fini dell’accertamento, le disposizioni relative agli studi di settore di cui all’articolo 62-bis, D.L. 331/1993 e ai parametri previsti dall’articolo 3, cod. civ. 181/189 della L. 549/1995.
In attesa della definitiva emanazione del provvedimento normativo di approvazione degli Isa (già con il comunicato stampa del 7 marzo 2017 è avvenuta la presentazione degli stessi da parte della commissione degli esperti in seno alla SOSE) le prossime dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2016 accoglieranno verosimilmente per l’ultima volta i dati necessari all’applicazione della disciplina accertativa riguardante studi di settore e parametri.

Software GERICO e corretti congiunturali
Con una ulteriore anticipazione di una settimana rispetto allo scorso anno l’Agenzia delle entrate ha reso disponibile in data 4 aprile 2017 la prima versione del software GERICO 2017, che pur in assenza del definitivo provvedimento di approvazione dei correttivi congiunturali per tenere conto degli effetti della crisi economica (che troveranno applicazione anche per quest’ultimo anno di applicazione), tiene appunto conto delle tradizionali riduzioni sostanzialmente riconducibili all’applicazione di 5 tipologie di correttivo:
1. correttivi congiunturali di settore;
2. correttivi congiunturali territoriali;
3. correttivi congiunturali individuali;
4. interventi relativi all’analisi di normalità economica;
5. interventi relativi all’analisi di coerenza economica.
Per la loro attivazione sarà necessario procedere all’inserimento dei dati compresi nel quadro T del modello Studi.

Le novità per il periodo d’imposta 2016
Per effetto del programmato intervento di revisione triennale degli studi di settore la novità di maggior rilievo per quest’anno è rappresentata dalla decisa riduzione del numero degli studi di settore applicabili: dai 204 della precedente tornata dichiarativa, agli attuali 193 modelli applicabili al periodo d’imposta 2016.
Dal punto di vista dei contenuti, invece, si riscontra una decisa contrazione dei dati richiesti nel modello. Si tratta, per la verità, di una diminuzione delle informazioni richieste solo per alcuni dati extracontabili del modello (l’Agenzia delle entrate parla di una contrazione di circa 5.300 variabili rispetto all’annualità precedente).
Nessuna variazione sostanziale, al contrario, si riscontra per gli elementi contabili e per il quadro A che riguarda gli addetti all’attività, i cui fattori si rivelano poi fondamentali nel calcolo di congruità elaborato dal software GERICO. Rimane, pertanto, anche per il periodo d’imposta 2016, la struttura tipica che ha contraddistinto le precedenti edizioni con modelli e istruzioni divisi per comparti:
• istruzioni generali;
• elementi contabili (quadro F e G);
• personale addetto all’attività (quadro A);
• dati congiunturali (quadro T);
• altre informazioni rilevanti (quadro X);
• ulteriori dati specifici (quadro V).
Infine, un’ultima novità per quanto riguarda le cause di esclusione dall’applicazione della disciplina riguardante gli studi di settore: nella generale ipotesi riferita al “periodo di non normale svolgimento dell’attività” viene ricompresa quest’anno, con l’aggiunta della lettera h) alle istruzioni parte generale, la fattispecie dei soggetti colpiti da eventi sismici i quali, pertanto, potranno invocare per il periodo d’imposta 2016 tale specifica causa di esclusione dall’applicazione degli studi di settore.

Indicatori sintetici di affidabilità (Isa)
Come già detto nel corso del 2017 verrà introdotto un nuovo strumento basato sul grado di “affidabilità” del contribuente che permetterà di superare lo strumento rappresentato dagli studi di settore, nonché di abbandonare il loro utilizzo come strumento di accertamento presuntivo.
Verrà quindi determinato un indicatore che fornirà il grado di affidabilità del contribuente e sulla base del risultato ottenuto, su una scala che andrà da 1 a 10, al contribuente verranno riconosciuti alcuni benefici in tema di accertamento.
Tale indicatore, diversamente configurato in base all’attività economica esercitata in via prevalente dal contribuente, verrà elaborato sulla base di una nuova metodologia statistico-economica che prenderà in considerazione:
• gli indicatori di normalità economica (finora utilizzati per la stima dei ricavi);
• il valore aggiunto e il reddito d’impresa;
• un modello di regressione basato su dati relativi ad un più ampio arco temporale (8 anni anziché 1) con maggiori informazioni e stime più efficienti;
• un modello di stima che coglierà l’andamento ciclico (attuale) senza la necessità di predisporre ex-post specifici correttivi congiunturali;
• una nuova metodologia di individuazione dei modelli organizzativi che consentirà la riduzione del numero, una maggiore stabilità nel tempo e assegnazione più robusta al cluster.
Per verificare gli effetti di un’eventuale risultato di anomalia nonché la possibilità per il contribuente di “adeguare” la propria posizione, sarà necessario attendere i provvedimenti definitivi e la relativa modulistica.

 

DA euroconference – circolare mensile per l’impresa 05/2017 – www.euroconference.it